Perchè abbiamo paura di rischiare

Il rischio è la vita stessa. Non si può rischiare che la propria vita. E se non la si rischia, non si vive.
Amélie Nothomb

Quando si elimina il rischio dalla propria vita non resta molto.
Sigmund Freud

L’uomo crede di volere la libertà. In realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni, e le decisioni comportano rischi.
Erich Fromm

Non abbiamo paura dei nostri insuccessi quanto di dove ci può portare il nostro successo.

Willi Maurer

Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso.

Nelson Mandela

rischio

Perché abbiamo paura di rischiare?

Avere a che fare con il rischio molto probabilmente mette a disagio la maggior parte di noi.

L’evoluzione ci ha dotati di numerosi meccanismi per la sopravvivenza, che possiamo grossolanamente suddividere in due categorie funzionali: la crescita e la protezione. Nelle situazioni di emergenza il meccanismo di protezione entra in gioco, gli ormoni attivano il romboencefalo ottenebrando la mente conscia, più lenta a reagire, e spingono all’azione immediata con l’emozione della paura.

La paura è la più primitiva delle emozioni proprio perché serve per farci evitare i pericoli. In tempi remoti era necessario identificare immediatamente il pericolo e metterci in moto prima di aver avuto tempo di pensare, per evitare di diventare il pasto di qualche animale più grosso. Maslow aveva annoverato “la sicurezza” tra i bisogni primari dell’uomo, ed è istinto naturale voler proteggere e conservare ciò che abbiamo. Ora però questo meccanismo primitivo può ostacolare la nostra crescita, in quanto si attiva in seguito a continui stimoli di preoccupazioni croniche. Rimanere nella propria “zona di comfort” può risultare ingannevole: può limitare le nostre decisioni e di conseguenza le nostre azioni. La paura di fallire porta di solito le persone ad evitare i rischi, e spesso queste persone non arrivano a scoprire i confini delle proprie abilità, ma si limitano a fare il minimo indispensabile per ottenere un sufficiente livello di benessere e poi proteggerlo.

Proviamo a esaminare come le nostre paure, e i comportamenti di protezione che ne derivano, condizionino la nostra vita.

Quali paure ostacolano la nostra crescita? Da dove vengono queste paure? Sono necessarie? Sono reali? Contribuiscono a una vita più piena?

Lasciar andare le paure è il primo passo verso una vita più piena.

La gestione del rischio, il modo con cui stabiliamo dei livelli di rischio in modo da aumentare le nostre probabilità di guadagno rispetto a quelle di perdita, è fuori dalla nostra zona di confort.

Chi lascia la strada vecchia per quella nuova, sa quello che lascia, ma non sa quel che trova”.

La paura di rischiare può essere legata alla paura dell’ignoto. Non potendo soppesare sul piatto della bilancia ciò che ci aspetta, questa pende inesorabilmente a favore della situazione attuale. Fermiamo per un momento la mente razionale che ci dice che è impossibile: se mi garantissero che qualunque cosa io faccia andrà bene, cosa farei? cosa sceglierei?

Cosa mi fa preferire la situazione attuale al cambiamento? Qual’è il bisogno che la situazione attuale sta soddisfacendo? Se mi permettessi di essere libero cosa potrebbe accadere di spiacevole o inaccettabile?

Quale sarebbe la cosa peggiore che potrebbe capitarmi?

Spesso le persone intendono davvero cambiare quando non hanno altra scelta. Si cambia quando si è con le spalle al muro. Altrettanto spesso, una volta avviato il cambiamento, ci si chiede come mai non lo abbiamo fatto prima!

Il cambiamento inizia da piccole azioni concrete che poi generano un effetto a cascata aprendoci nuove possibilità.


foto di Sara Fresu

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.