Essere Gruppo, fare Squadra

“Se le formiche si mettono d’accordo, possono spostare un elefante”

Proverbio Africano

Essere gruppo, fare squadra. La parola “gruppo” ha origine da un termine germanico che indica sia il cerchio sia il nodo. La simbologia che sta dietro a questa parola è quindi molto forte: siamo all’interno di una cerchia, uniti da qualcosa che ci lega.


Per l’uomo, animale sociale, la creazione del gruppo è parte della vita stessa. Il primo gruppo in cui siamo inseriti dalla nascita è la nostra famiglia di origine, poi veniamo inseriti nel gruppo dei compagni di scuola, ci creiamo il nostro gruppo di amici, entriamo in gruppi di lavoro. Da quando l’uomo si trova sulla Terra, ha sempre vissuto in gruppo. Con il gruppo noi possiamo soddisfare dei bisogni, siano essi biologici o psicologici, che non possiamo soddisfare da soli. Quindi il gruppo ha l’obiettivo di migliorare la sopravvivenza dell’individuo.

Dal legame emergono aspetti affettivi e relazionali dei membri, si ha la formazione del gruppo come sistema: il gruppo diventa un’entità dotata di proprietà non direttamente riscontrabili nei singoli membri.

Il gruppo è più della somma dei suoi membri. Di più, è qualcosa di diverso: ha una struttura propria, fini peculiari e relazioni particolari con altri gruppi (K. Lewin).

Siamo esseri umani, e questo fa sì che ogni interazione tra noi non sia vissuta in modo asettico, ma con tutti i nostri sensi. È inevitabile quindi che nei gruppi si intreccino permanentemente due diverse dimensioni: quella del compito (il fare insieme, lo scopo per cui il gruppo si forma) e quella della relazione (lo stare insieme, la socializzazione è una necessità intrinseca dell’essere umano).
È importante tenere conto di entrambe le dimensioni, per fare in modo che una delle due non prevalga sull’altra, dando origine a modalità di funzionamento che non valorizzano pienamente il potenziale che il gruppo è in grado di mettere in campo.

I 5 elementi per un buon lavoro di squadra

  1. Fiducia: ogni membro della squadra basa il suo lavoro sul buon lavoro dei colleghi. Questa fiducia lo porta ad accettare di mettere prima il successo della squadra a quello personale: il successo del singolo è il successo di tutta la squadra.
  2. Impegno: ogni membro si impegna a dare il meglio di se stesso e a fare ogni sforzo per raggiungere l’obiettivo concordato.
  3. Complementarità: ogni membro sviluppa e padroneggia una parte del progetto per arrivare all’obiettivo comune.
  4. Coordinamento: la squadra agisce in maniera organizzata con l’obiettivo di far avanzare il progetto.
  5. Comunicazione: il lavoro di squadra richiede una comunicazione aperta tra tutti i suoi membri, è indispensabile per coordinare le varie prestazioni individuali. Per una comunicazione efficace dobbiamo imparare ad ascoltare in modo attivo, senza pregiudizi e mettendoci nei panni dell’interlocutore per cercare di capire il suo schema di riferimento.

“La forza del lupo è il branco,

la forza del branco è il lupo”

R. Kipling, Il Libro della Giungla


Estratto da un mio intervento sul Team Building presso CNA Gallura, 24 giugno 2017

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